03/07/2014 - Ocse: “Health Statistics 2014″. Continua calo della spesa sanitaria italiana. Spendiamo sempre meno degli altri Paesi

Autore: Redazione

europa saluteL’Ocse ha appena diffuso le sue “Health Statistics 2014” con i dati di riferimento finali relativi all’anno 2012. Aspettativa di vita molto alta (meglio di noi solo Giappone, Islanda, Svizzera e Spagna) e ottimi dati sulla mortalità per cuore e cancro. Il dato è calcolato a parità di potere d’acquisto e ci pone al di sotto di Usa e di molti Paesi europei, come Olanda, Francia, Svizzera e Germania.In Italia, la spesa sanitaria rappresentava il 9.2% del PIL nel 2012, una percentuale molto vicina alla media dei paesi OCSE (9.3%). La quota di PIL rappresentata dalla spesa sanitaria in Italia rimane tuttavia assai inferiore a quella degli Stati Uniti (che ha speso il 17.7% del PIL per la sanità nel 2012) come pure a quella di altri paesi europei come i Paesi Bassi (11.8%), la Francia (11.6%), la Svizzera (11.4%) e la Germania (11.3). Il settore pubblico è la principale fonte di finanziamento della sanità in quasi tutti i paesi dell’OCSE. In  Italia, il 77% della spesa sanitaria è stato finanziato da fonti pubbliche nel 2012, un tasso superiore  alla media OCSE (72%). Come in molti altri paesi europei, la spesa sanitaria in Italia è diminuita negli ultimi anni, a seguito degli sforzi del governo per ridurre i disavanzi di bilancio nel contesto della crisi economica. Stime preliminari suggeriscono che queste riduzioni della spesa sanitaria hanno continuato a un tasso pari a -3% in termini reali nel 2013. Numero medici, infermieri e posti letto Con 3.9 medici ogni mille abitanti l’Italia si colloca sopra la media OCSE di 3.2 medici, al contrario risulta sotto la media sia per il numero di infermieri, 6.4 ogni mille abitanti, contro gli 8.8 della media OCSE, che per il numero di posti letto in ospedale per acuti dove ci attestiamo su una media di 3.4 per mille abitanti contro i 4.8 della media OCSE. Quest’ultimo dato mostra in particolare una netta diminuzione dei posti letto italiani che solo 12 anni fa erano 4.7 ogni mille abitanti Aspettativa di vita e mortalità L’Italia mantiene altissimi livelli di aspettativa di vita con 82.3 anni (donne 84.8 e uomini 79.8), al di sopra della media OCSE che è di 80.2 (77.5 per gli uomini e 82.8 per le donne). Solo il Giappone, l’Islanda, la Svizzera e la Spagna hanno registrato una speranza di vita superiore a quella dell’Italia nel 2012. Per la mortalità delle due principali cause di morte, cardiovascolari e cancro, l’Italia si colloca in ambedue i casi al di sotto della media OCSE con tassi di mortalità di 256 morti ogni 100.000 abitanti per le malattie cardiovascolari (media OCSE 296.4) e di 216.4 morti ogni 1100.000 abitanti per il cancro (media OCSE 213.1). Fumo, alcol e obesità Siamo invece sopra la media per consumo di tabacco tra gli adulti con una percentuale di fumatori regolari pari al 22.1% della popolazione (media OCSE 21), sotto la media per l’alcol con 6.1 litri di consumo pro capite (media OCSE 9.0). Nella lotta al fumo spiccano i successi di alcuni paesi nordici (Svezia, Norvegia, Islanda), degli Stati Uniti e dell’Australia che hanno ridotto la percentuale di fumatori tra gli adulti a meno del 16%. L’obesità tra gli adulti è aumentata in misura molto modesta in Italia negli ultimi dieci anni, rispetto ad altri paesi OCSE. La percentuale di obesi, calcolata in base ai dati di altezza e di peso auto-riferiti, è aumentata da 8.6% nel 2000 a 10.4% nel 2012. L’aumento della prevalenza dell’obesità lascia prevedere un aumento di patologie croniche quali il diabete e le malattie cardiovascolari, con ripercussioni importanti sulla spesa sanitaria futura. (Fonte QS) OCSE spese sanitarie DATI ITALIA
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