31/07/2015 - Corsi di Laurea Professioni Sanitarie 2015-16 mille posti in meno per l’accesso, Logopedia rimane al secondo posto.

Autore: Redazione

front8410797Di Angelo Mastrillo (Scuola24 -Sole 24 Ore 31 Luglio 2015)

È iniziata ieri e si concluderà il 4 settembre la procedura per gli esami di ammissione ai corsi di laurea delle Professioni Sanitarie. Gli attuali 25.522 posti assegnati sono 1.086 in meno rispetto ai 26.608 dello scorso anno (-4,1%).Sono minori anche della richiesta delle Regioni per 27.244 (-6%) e dei 30.449 delle categorie (-16%). In prevalenza la differenza in negativo di circa 2 mila posti riguarda Infermiere dato che i posti disponibili sono 15.144 a fronte di una maggiore richiesta sia delle Regioni per 18.590, che della Categoria Ipasvi per 16.725.
Le Regioni, con 27.244, hanno chiesto meno dei 28.761 dello scorso anno (-5,3%). Mentre le 22 Categorie hanno chiesto 30.449, meno dei 32.552 dello scorso anno (-6,5%).
Le domande attese da parte degli studenti potrebbero essere circa 88 mila con un rapporto di 3,3 medio fra le 22 professioni, con range che va dai 12 di Fisioterapista (27.258 su 2.213 posti) e 10 di Logopedista (6.205 su 687) fino a 1 di Assistente Sanitario 0,8 di Assistente Sanitario con 225 domande su 276 posti a bando. Per un’analisi completa dei dati si segnala il report dello scorso anno 2014 (v. Sole Sanità n. 21/2014 ).
L’offerta formativa è diminuita anche sul numero dei corsi da 460 a 450, con 10 corsi. Ben 9 in meno riguardano l’università di Catanzaro che sui 16 corsi precedenti ne mantiene solo 7, spostando quindi su questi parecchi posti degli altri corsi non attivati. Diminuiscono i corsi anche in altri atenei: Cagliari da 9 a 7, Foggia da 7 a 5 per la disattivazione di Ostetricia e Logopedia e Salerno da 5 a 4 per la chiusura di Infermieristica Pediatrica.
Ma ci sono anche nuove attivazioni, seppure appena tre: a Trieste Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica, a Bologna Assistente Sanitario e a Cagliari Educatore Professionale.
Situazione per Professione
Rispetto alla riduzione totale dei posti che in media è del -4,1%, si va dal +22% di Audioprotesista, al +10% di Assistente Sanitario e al + 6% di Educatore Professionale passando alle riduzioni del -2% per Fisioterapista, del -3,5% di Infermiere (da 15.701 a 15.144) fino alle riduzioni superiori al -10% per Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica, Tecnico di Laboratorio, Tecnico Ortopedico, quindi Podologo con -15%, Ortottista con -17% e infine Tecnico di Radiologia con il -19%. Su quest’ultima ha inciso la richiesta di riduzione sia da parte delle Regioni (da 980 a 859), sia del ministero della Salute da 930 a 809, che della categoria, stabile su 737. Riduzione anche per Infermiere con il -3,5%, da 15.701 dello scorso anno agli attuali 15.144.
Situazione per Regioni
Sempre sulla media totale del -4,1%, pari a -1.086 sui 26.608 dello scorso anno vedono l’aumento della Basilicata con + 51% (da 130 a 196), Marche +20% (da 480 a 575) e Provincia di Trento con + 12% (da 214 a 240). Al contrario è in riduzione la maggioranza delle altre Regioni con i tagli più significativi per Umbria -31% (da 655 a 450) e Calabria -34% (da 685 a 450) con dimezzamento da 400 a 200 per Infermiere.
Fra le Professioni la riduzione maggiore riguarda Tecnico di Radiologia che, negli ultimi sei anni, dai 1.466 posti del 2010 è scesa a 819 del 2015 con differenza di 647, pari al -44,1%.
Riduzione che è in linea con il calo occupazionale che è sceso dal 92% del 2007 al 38% del 2013, pari a -54 punti percentuali.
Non è quindi mancata l’attenzione da parte della Federazione Tsrm, le Regioni e soprattutto del ministero della Salute che negli ultimi quattro anni è sempre intervenuto riducendo di circa 70 posti l’anno.
Tuttavia, resta ancora l’ingiustificato esubero di qualche Regione come la Campania con 110 disponibilità che risulta sproporzionato in eccesso sia rispetto ai 130 della Lombardia che ai 70 del Lazio, a cui dovrebbe invece allinearsi. Lazio che, peraltro, prosegue nella graduale riduzione dei posti da parte delle Università che quest’anno calano da 145 a 90 (-38%).
In prospettiva per il prossimo anno accademico 2016-17 sarebbe quindi indicato stabilire un fabbisogno pari a 700, congiunto fra Regioni e Federazione, con analoga pari offerta formativa delle università.
Articolo Sole 24 Ore di A. Mastrillo
v. Sole Sanità n. 21/2014 ).
L’offerta formativa è diminuita anche sul numero dei corsi da 460 a 450, con 10 corsi. Ben 9 in meno riguardano l’università di Catanzaro che sui 16 corsi precedenti ne mantiene solo 7, spostando quindi su questi parecchi posti degli altri corsi non attivati. Diminuiscono i corsi anche in altri atenei: Cagliari da 9 a 7, Foggia da 7 a 5 per la disattivazione di Ostetricia e Logopedia e Salerno da 5 a 4 per la chiusura di Infermieristica Pediatrica.
Ma ci sono anche nuove attivazioni, seppure appena tre: a Trieste Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica, a Bologna Assistente Sanitario e a Cagliari Educatore Professionale.

Situazione per Professione
Rispetto alla riduzione totale dei posti che in media è del -4,1%, si va dal +22% di Audioprotesista, al +10% di Assistente Sanitario e al + 6% di Educatore Professionale passando alle riduzioni del -2% per Fisioterapista, del -3,5% di Infermiere (da 15.701 a 15.144) fino alle riduzioni superiori al -10% per Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica, Tecnico di Laboratorio, Tecnico Ortopedico, quindi Podologo con -15%, Ortottista con -17% e infine Tecnico di Radiologia con il -19%. Su quest’ultima ha inciso la richiesta di riduzione sia da parte delle Regioni (da 980 a 859), sia del ministero della Salute da 930 a 809, che della categoria, stabile su 737. Riduzione anche per Infermiere con il -3,5%, da 15.701 dello scorso anno agli attuali 15.144.

Situazione per Regioni
Sempre sulla media totale del -4,1%, pari a -1.086 sui 26.608 dello scorso anno vedono l’aumento della Basilicata con + 51% (da 130 a 196), Marche +20% (da 480 a 575) e Provincia di Trento con + 12% (da 214 a 240). Al contrario è in riduzione la maggioranza delle altre Regioni con i tagli più significativi per Umbria -31% (da 655 a 450) e Calabria -34% (da 685 a 450) con dimezzamento da 400 a 200 per Infermiere.
Fra le Professioni la riduzione maggiore riguarda Tecnico di Radiologia che, negli ultimi sei anni, dai 1.466 posti del 2010 è scesa a 819 del 2015 con differenza di 647, pari al -44,1%.
Riduzione che è in linea con il calo occupazionale che è sceso dal 92% del 2007 al 38% del 2013, pari a -54 punti percentuali.
Non è quindi mancata l’attenzione da parte della Federazione Tsrm, le Regioni e soprattutto del ministero della Salute che negli ultimi quattro anni è sempre intervenuto riducendo di circa 70 posti l’anno.
Tuttavia, resta ancora l’ingiustificato esubero di qualche Regione come la Campania con 110 disponibilità che risulta sproporzionato in eccesso sia rispetto ai 130 della Lombardia che ai 70 del Lazio, a cui dovrebbe invece allinearsi. Lazio che, peraltro, prosegue nella graduale riduzione dei posti da parte delle Università che quest’anno calano da 145 a 90 (-38%).
In prospettiva per il prossimo anno accademico 2016-17 sarebbe quindi indicato stabilire un fabbisogno pari a 700, congiunto fra Regioni e Federazione, con analoga pari offerta formativa delle università.

Articolo Sole 24 Ore di A. Mastrillo


Sole_Sanità_28_lug._2015_Iscrizioni
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