Approda all’esame preliminare al consiglio dei Ministri la bozza
Il Ministro della Salute porta il piano sanitario all’esame preliminare del Consiglio dei Ministri ignorando la bocciatura di Assessori alla Sanità e Governatori. Il documento presenta la programmazione sanitaria per il 2006-2008, le priorità indicate: Prevenzione, Cure primarie e Razionalizzazione dei percorsi di diagnosi e cura La strategia per raggiungere tali obiettivi prevede delle linee strategiche quali: integrazione e collaborazione dei sistemi europei e internazionali; rinnovamento del SSN: accelerazione su sviluppo e ricerca; ampi spazi alla partecipazione dei cittadini e al ruolo dell’Associazionismo. A traduzione di queste linee strategiche una serie di progetti e di azioni di sistema in grado di incidere ad ampio raggio sul SSN: piena attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza; piena attuazione e chiarezza sul progetto ECM; sperimentazioni gestionali come project financing e global service. Nel capitolo "azioni tematiche e progetti", il Piano affronta temi quali: la non autosufficienza, le dipendenze, la salute degli immigrati, le politiche del farmaco. La proposta delle Regioni del 24 Novembre scorso ratificava il "no" alla proposta del Ministro Storace con una serie di osservazioni che ne contestavano sia la struttura che l’approccio, considerato troppo "centralistico". La loro proposta propone quattro punti ritenuti fondamentali: assetto istituzionale e competenze (riforma Titolo V); diritti dei cittadini (riferiti ai LEA); quadro epidemiologico riferito all’evoluzione dei bisogni; politiche europee e ruolo esercitato dalle istituzioni regionali e statali. Il Piano, una volta approvato, andrà al parere delle commissioni parlamentari per poi passare al vaglio delle Regioni che, secondo quanto imposto dalla finanziaria, dovranno approvarlo entro Marzo 2006 pena l’impossibilità di accedere a parte di quei due miliardi di ripiano del disavanzo 2002-2004.