16/01/2007 - Il nuovo Manifesto a tutela della Salute dei cittadini approvato dagli Stati Generali

Autore: Redazione

Gli Stati Generali di 160.000 Professionisti della Salute promuovono l'adozione di un nuovo Manifesto ed un Coordinamento a difesa Salute per la garanzia della qualità, dell'appropriatezza e dei requisiti professionali delle Professioni intellettuali da loro rappresentate.

canestro La Salute è un bene prezioso che ci viene affidato quotidianamente dai cittadini,  il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema complesso che vede agire sempre più in sinergia, Professionisti della Salute con adeguate competenze per soddisfare i bisogni di Salute. "La salute è un bene inalienabile di ogni cittadino, costituzionalmente tutelato sul territorio nazionale, la cui qualità deve essere garantita dai professionisti che vi operano" si dichiara nel manifesto comune delle professioni sanitarie. La legge 43/2006, approvata all'unanimità dal Parlamento, afferma questo principio e sostiene la necessità di normare attraverso gli ordini le professioni sanitarie, conferendo la delega al governo: a non essere regolamentati con un ordine sono attualmente 550mila lavoratori della sanità. La delega al governo non è stata esercitata, in attesa che si predisponesse una più generale riforma delle professioni. Anche il disegno di legge di riforma, approvato dal Consiglio dei ministri, ha espresso l'orientamento di regolamentare attraverso ordini le professioni intellettuali che si occupano di attività costituzionalmente garantite. Secondo gli Stati generali, quindi, non c'è tempo da perdere: è necessario procedere all'istituzione degli ordini per le professioni sanitarie per rafforzare il sistema salute del nostro Paese. La salute non può essere considerata un'impresa, non ha libero mercato né prezzo da ribassare: la salute è un diritto costituzionale, un bene prezioso che ha bisogno di essere tutelato. Segue il Manifesto:

MANIFESTO

LE PROFESSIONI SANITARIE TUTELANO LA SALUTE DEI CITTADINI 

Roma, 13 gennaio 2007 Stati Generali delle Professioni Sanitarie 

La salute è un bene inalienabile di ogni Cittadino, costituzionalmente tutelato sul territorio nazionale, la cui qualità deve essere garantita dai professionisti che  vi operano.

Le Professioni Sanitarie infermieristiche e ostetriche, della riabilitazione, tecnico-sanitarie, della prevenzione, a partire dalla legge 42 del febbraio 1999 e fino alla legge 43 del febbraio 2006, hanno percorso un iter che ha riconosciuto lo sviluppo di livelli di competenza, autonomia e responsabilità che le qualificano come professioni intellettuali all’interno di un sistema sanitario universalistico, ugualitaristico e di libero accesso  

Questa volontà politica, dimostrata anche dal voto unanime del Parlamento sulla L.43/2006, si è arrestata a causa del mancato esercizio della delega da parte del Governo in attesa che lo stesso predisponesse l’impianto per la riforma delle professioni. 

Gli Ordini di cui le professioni sanitarie chiedono l’istituzione non sono corporazioni, ma uno strumento di tutela della salute del Cittadino, perché:

1)           pianificano e verificano la qualità della formazione dei professionisti, uniforme sul territorio nazionale;

2)           verificano le competenze e la qualità delle prestazioni sanitarie erogate, anche attraverso la formazione continua;

3)           assicurano il rispetto della deontologia professionale nell’esercizio di funzioni così importanti per la salute;

4)           tutelano il Cittadino dal fenomeno dell’abusivismo nell’esercizio di professione sanitaria;

5)           interpretano, insieme alle altre istituzioni ed in accordo con l’Utenza, il bisogno di salute della popolazione ed elaborano le modalità delle risposte sanitarie, anche attraverso modelli organizzativi innovativi e sostenibili. 

Il ddl di riforma delle professioni approvato dal Consiglio dei Ministri, ha espresso l’orientamento governativo di regolamentare attraverso Ordini le professioni intellettuali che si occupano di attività costituzionalmente garantite. 

In forza della legge 43 che ha chiaramente definito le professioni sanitarie all’interno di tale tipologia, le stesse sollecitano il Governo a completare il percorso di regolamentazione delle professioni sanitarie che rappresentano un pilastro fondamentale per la qualificazione e sostenibilità del sistema sanitario nazionale. 

Gli Stati Generali delle Professioni Sanitarie sottolineano l’assoluta necessità di dare corso a quanto deciso dal Parlamento procedendo all’istituzione di Ordini per le professioni sanitarie per rafforzare il sistema salute del nostro Paese 

I Presidenti nazionali delle Associazioni delle Professioni Sanitarie  

AIDI e UNID Igienisti Dentali – AIFI Fisioterapisti – AIORAO Ortottisti – AIP Podologi - AITA Tecnici di Audiometria – AITEP- UNPISI Tecnici della Prevenzione – AITN Tecnici di Neurofisiopatologia – AITNE e ANUPI Terapisti Neuropsimotricità Età Evolutiva – AITO Terapisti Occupazionali – AITRPP Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale – ANAP Tecnici Audioprotesisti – ANDID Dietisti – ANEP Educatori Professionali – ANPEC Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare – ANTELe ASSIATEL Tecnici di Laboratorio – ANTOI e FIOTO Tecnici Ortopedici – ASNAS e FENAAS Assistenti Sanitari – FISAP Podologi – FLI Logopedisti

 

 

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