In settimana forse, l’intesa Stato-Regioni sullo schema di Decreto presentato a Luglio scorso dal Ministero della Salute.
Dopo sette anni, stanno arrivando le nuove norme che riguarderanno i principali settori dell’assistenza su cui dal 2001 a oggi si sono susseguiti interventi normativi, mai però coordinati tra loro e inseriti negli ambiti delle prestazioni erogabili da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Il Decreto recepisce le indicazioni del tavolo interregionale, gli emendamenti richiesti dalle stesse, dopo verifica del Ministero dell’Economia. Nel voluminoso pacchetto di aggiornamento, importante è l’inserimento di 109 malattie rare che trovano le esenzioni. Queste patologie rare finora escluse dall’agevolazione per le patologie croniche, hanno già avuto una tappa importante per l’organizzazione della loro assistenza. Infatti secondo l’accordo Stato-Regioni del 31 Maggio 2007, tutte le Regioni avrebbero dovuto attivare il registro regionale delle malattie rare ed essere pronte ad avviare la raccolta e trasmissione dati a regime. I dati raccolti andranno ad incrementare la banca dati del Registro Nazionale istituito presso l’Istituto Superiore Sanità. Altro ingresso importante riguarda l’Assistenza Socio-Sanitaria contenuta in 14 articoli che la descrivono definendola al meglio come attività, la loro erogazione in ambito domiciliare, ambulatoriale, semiresidenziale e residenziale. Si comincia dalla non autosufficienza ai malati terminali, a casa o in strutture residenziali o semi-residenziali o nei nuovissimi hospice. Si definiscono così, maggiori interventi per le persone anziane, disabili con quadri di complessità con una voce a parte per i minori con i disturbi neuro-psichiatrici. Molto dettagliata la definizione dell’assistenza per i non autosufficienti che richiedono “elevata tutela sanitaria” a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale. Particolare attenzione ai minori con disturbi neuropsichiatrici e interventi più sociali per minori, coppie, donne, per gli affidi familiari, supporto psicologico, adozioni e affidamenti familiari. Altro importante capitolo riuguarda la ridefinizione degli Ausili. E’ stato rivisto il capitolo sulle protesi e altri ausili in base alle innovazioni tecnologiche, il contenuto dell’elenco è stato diviso in protesi e ortesi “su misura” e dell’elenco di ausili “di serie”. Una riorganizzazione più razionale, che snellisce e razionalizza gli elenchi in cui molti supporti ormai acquisiti e sempre più personalizzatoi diventano dispositivi di serie. Alle Regioni verrà affidato il compito di disciplinare le modalità di erogazione dell’assistenza protesica. Semplificate anche le procedure di collaudo e introdotto il principio di accreditamento per gli erogatori, con criteri fissati dalle Regioni stesse. Il Medico specialista potrà richiedere la consulenza del tecnico professionale in caso di situazioni complesse.Il capitolo riguardante l’assistenza ospedaliera punta alla razionalizzazione dei ricoveri nell’ottica dei costi-benefici. Vengono elencati 108 ricoveri a rischio di inappropriatezza, alcuni passano a regime ambulatoriale piuttosto che a ricovero per le recenti innovazioni di tecniche chirurgiche, sono dichiarati inappropriati i ricoveri ordinari per prestazioni che possono essere eseguite in day hospital o in day surgery che invece possono essere eseguiti in ambulatorio. I ricoveri in day hospital, invece, hanno precisi parametri per essere considerati appropriati. Questi vanno per quelli che hanno finalità diagnostiche, dagli esami strumentali in pazienti a rischio con una osservazione per più di un’ora dopo l’esame agli accertamenti diagnostici in pazienti non collaboranti che necessitano di assistenza dedicata. Indicati invece in caso di terapie con necessità di sorveglianza monitoraggio clinico o strumentale. Tutto questo capitolo porterà un grande risparmio dei costi a carico del SSN. Il capitolo che riguarda la Prevenzione, include attività e prestazioni per tutelare la salute e la sicurezza della comunità da rischi infettivi ambientali, legati alle condizioni di lavoro e correlati agli stili di vita. Sono state individuate otto aree di intervento che includono i programmi vaccinali, prevenzione econtrollo malattie infettive e parassitarie con predisposizione di sistemi di risposta a emergenze di origine infettiva. Altra importante area è quella dedicata alla “tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti e confinanti” , il programma riguarda le emergenze da fenomeni naturali o provocati; la tutela dei lavoratori dai rischi legati all’amianto e all’uso di sostanze chimiche, la tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza delle scuole e delle strutture destinate ad attività sanitaria. Massima attenzione agli stili di vita per la prevenzione delle malattie croniche e la sorveglianza delle malattie croniche con programmia di screening. Altri capitoli riguardano le cure odontoiatriche garantite alla popolazione con vulnerabilità sociale e sanitaria. Tutela in età evolutiva con programmi di monitoraggio per cure ai minori, correzione delle patologie ortognadontiche a maggiore rischio. A beneficiare saranno i soggetti con criteri di vulnerabilità sociale e sanitaria. I criteri stabiliti, avranno indicatori quali: patologie che si possono aggravare se manca l’accesso alle cure odontoiatriche, inoltre saranno individuati indicatori economici per soggetti che sommino queste criticità a vulnerabilità sanitaria. Testo e allegati dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) su http://www.24oresanità.com/.