12/07/2012 - Spending review: i tagli all’attività degli enti di ricerca mettono in crisi il futuro della qualità professionale sanitaria

Autore: Redazione

I tagli della spending review colpiscono anche gli Enti di ricerca, vengono colpiti che hanno già un budget ampiamente sottodimensionato come del resto lo è l’attività di ricerca in Italia. In particolare anche l’Istituto Superiore di Sanità, massimo organismo tecnico del Ministero della Salute, subirà dei pesanti tagli alle sue attività. I tagli si tradurranno in tredici milioni di euro nel giro di due anni all’interno di un monte risorse, già ora insufficiente. La ricerca scientifica è prioritaria in un paese civile, è strategica per la Salute, per orientare i clinici nella scelta delle pratiche cliniche che dimostrino la loro efficacia, per coadiuvare le scelte strategiche dei nostri Governatori su investimenti tecnologici e organizzativi che abbaino dimostrato la loro efficacia ed efficienza. Dell’attività dell’Istituto, infatti, finora si sono potute avvalere sia le Regioni che il Ministero della Salute ed altri Ministeri, le Associazioni e le Società Scientifiche che hanno prodotto importanti documenti quali Linee Guida e Raccomandazioni che poi sono state implementate e disseminate nel territorio nazionale a favore dei Cittadini. Con l’Istituto sono state prodotte LG riguardo i DSA, l’Autismo, le Demenze, in arrivo quelle sul trattamento del Parkinson, se venisse a mancare un organismo di questo livello scientifico, “super partes”,  unanimemente riconosciuto, anche a livello europeo, dell’elevata qualità della sua ricerca scientifica applicata alla tutela della salute pubblica, sarebbe un grave danno ai Cittadini che sostengono il sistema.
Sarebbe veramente grave che anche in questi momenti di crisi, venisse a mancare una politica onesta che sapesse intervenire laddove esistano i veri  sprechi. Ci auguriamo che un’attenta revisione su queste decisioni.

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