Il decreto Balduzzi, che vive i suoi ultimi giorni tra mille problemi, poteva essere una ottima occasione per dimostrare come la politica possa efficacemente risolvere i problemi in maniera equa e responsabile, agire contro inequità a favore del diritto alla salute del Cittadino contro abusivismo e malpratica oltre che evasione fiscale.. Invece anche questa volta, assistiamo increduli, all’ennesimo rimbalzo delle responsabilità con l’unica conseguenza di non risolvere ancora una volta, le questioni ormai venute alla nausea relative all’istituzione di Albi e Ordini per il solo 27% delle Professioni che ne è sprovvisto. Questi Professionisti esercitano con titolarità e responsabilità per i propri atti professionali di competenza, l’emendamento al decreto, avrebbe completato quello che già avviene nella realtà ma che nessuno sembra voler riconoscere ovvero il loro pieno riconoscimento. L’occasione poteva esserci in questo decreto che invoca l’urgenza per delicate questioni sanitarie ma è stata nuovamente negata con motivazioni inaccettabili. Ebbene, noi crediamo vivamente che chi esercita una professione come la nostra ed in generale sanitaria, debba averne i requisiti di base dovuti alla formazione universitaria, debba aderire ad un codice di comportamento etico e deontologico, debba mantenere le proprie conoscenze scientifiche nel tempo con i dovuti sostegni considerando l’alta valenza sociale che ha l’ECM per il Paese, per questo avevamo chiesto al Ministro ed ai relatori del Decreto nonchè alla Commissione Affari Sociali della Camera, l’inserimento di un emendamento che ponesse fine alla storia ventennale di inefficienza politica.
Attendiamo solo i fatti, di parole ne abbiamo sentite anche troppe.
In allegato lettera Presidente CONAPS al Ministro Balduzzi
Signor Ministro, tocca a Lei!
29 Giugno 2015 alle 2:17 pm
Gianfranca ha detto:
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