14/03/2014 - Settimana mondiale del Cervello 2014. La memoria ‘sul palco’ fino a domenica. Dalle malattie neurodegenerative all’epilessia

Autore: Redazione

scalimetro1La ‘Settimana Mondiale del Cervello’ si propone di richiamare l’attenzione su questo meraviglioso organo che ancora cela molti segreti, nonostante le importanti scoperte di questi ultimi anni. Coordinata dalla European Dana Alliance for the Brain in Europa, dalla Dana Alliance for the Brain Iniziatives e dalla Society for Neuroscience negli Stati Uniti, la Settimana Mondiale del Cervello è il frutto di un enorme coordinamento internazionale a cui partecipano le Società Neuroscientifiche di tutto il mondo e dal 2010 anche la Società Italiana di Neurologia. Mentre leggete queste parole, una miriade di circuiti fitti e ingarbugliati si sta accendendo nella vostra scatola cranica. Saltando da un neurone all’altro, impulsi elettrici corrono a velocità della luce in un groviglio di cellule nervose connesse da milioni e milioni di filamenti”.Dalla sclerosi multipla ll’epilessia ), in Europa dalla European Dana Alliance for the Brain e negli Stati Uniti dalla Dana Alliance for Brain ed è coordinata dalla Society for Neuroscience. Diversi gli appuntamenti nell’intero nostro paese, da Nord a Sud, rivolti sia agli adulti che ai bambini: da incontri divulgativi sulle cellule staminali e malattie neurologiche a giochi scientifici per raccontare le neuroscienze, fino a un incontro per spiegare le differenze tra il cervello dell’uomo e il cervello della donna (Città della Scienza – Napoli). In allegato il dettaglio completo del programma, fornito dalla Società Italia di Neurologia.

Tra i focus della settimana, sottolineati dalla SIN, la frequente presenza di disturbi cognitivi, inclusi disturbi legati della memoria, in malattie neurodegenerative come il Parkinson e i Parkinsonismi, come illustra il Professor Aldo Quattrone, Presidente della Società Italiana di Neurologia. “Oggi sappiamo che i disturbi della memoria rappresentano un sintomo sempre più comune che colpisce circa il 7% della popolazione generale con più di 65 anni fino a raggiungere il 30% dei soggetti con età superiore a 80 anni. I disturbi della memoria, purtroppo, non sono caratteristici solo della malattia di Alzheimer ma possono essere presenti in molte malattie neurologiche e, pertanto, devono essere ricercati e correttamente diagnosticati”.

L’attività del Logopedista  in ambito delle malattie cronico degenerative, sta ampiamente interessando gran parte dell’attività clinica in Italia come in Europa e nel mondo. L’efficacia della terapia logopedica è stata dimostrata in molti studi scientifici ed è riportata su molyte LG esistenti, di prossima pubblicazione le LG logopediche per il paziente con Parkinson.

Programma presente nel sito della SIN Società Italiana Neurologia

 

 

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