11/03/2018 - Autismo: in arrivo accordo Stato Regioni per migliorare l’assistenza, la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro.

Autore: Redazione

Neuropsicologia-dello-sviluppoNuove linee di indirizzo nazionali da utilizzare come supporto per la programmazione, la riorganizzazione e il potenziamento dei modelli assistenziali e dei servizi socio sanitari a livello regionale e locale “per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei Disturbi dello spettro autistico”.

Sul tavolo della Conferenza Unificata di oggi – che però ne ha chiesto il rinvio – approda il documento del Governo per l’intesa che fornisce indicazioni omogenee per la programmazione, attuazione e verifica dell’attività della rete dei servizi per le persone nello spettro autistico in tutte le età della vita.
 Per garantire la condivisione dei principi e la loro traduzione in operatività integrata, ii documento individua una serie di azioni prioritarie per fornire indicazioni omogenee per la programmazione,  attuazione  e  verifica dell’attività  della  rete  dei  servizi per  le persone  nello  spettro autistico in tutte le età della vita, favorendo il raccordo e ii coordinamento tra tutte le aree operative coinvolteSugli interventi mirati di sanità pubblica  con finalità strategiche, ad esempio, le azioni indicate partono dalla ricognizione aggiornata della normativa regionale, generale e di settore, con particolare riferimento ai piani e programmi regionali per ASD e su quella dell’offerta sanitaria e sociosanitaria esistente su base regionale.
E’’ necessario predisporre un sistema informativo per raccogliere dati provenienti dai servizi sanitari e socio sanitari per i disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia e dell’adolescenza, che consenta di evidenziare le informazioni specifiche relative ai disturbi dello spettro autistico, possibilmente da integrare con i dati provenienti dai servizi sociali e dagli Uffici scolastici Regionali. fondamentale predisporre un sistema informativo nell’ambito del quale sia realizzata una cartella clinica unica per l’individuo, dall’età evolutiva all’età adulta, in maniera tale da ottimizzare la continuità assistenziale anche grazie alla trasmissione aggiornata e continua delle informazioni sociosanitarie.
Analoga valorizzazione delle informazioni riguardanti gli individui con ASD in età adulta va prevista all’interno dei sistemi informativi esistenti.
Per la prevenzione ed interventi precoci sono previsti interventi di sensibilizzazione della popolazione generale relativamente all’importanza di promuovere ii benessere del bambino, ii suo neurosviluppo, e di favorire la conoscenza sui segni e sintomi precoci dei disturbi.
Sono previste attività formative specifiche rivolte alla rete sanitaria ed alla rete educativa per promuovere la conoscenza dei sintomi precoci del neurosviluppo, con particolare attenzione al disturbo dello spettro autistico e l’istituzione di raccordi tra i pediatri di libera scelta e i servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza   per   garantire  una precoce  formulazione del sospetto  di ASD da  parte del pediatra di libera scelta nell’ambito dei bilanci di salute seguito dall’invio tempestivo alle equipe specialistiche per ASD dei Servizi di neuropsichiatria dell’età evolutiva.

Fonte QS

BOZZA ACCORDO STATO REGIONI LG ASSISTENZA AUTISMO
Poi anche interventi per coinvolgere attivamente la famiglia durante II percorso diagnostico e  nel progetto terapeutico.
Vanno anche potenziati secondo le linee di indirizzo i servizi per la diagnosi, la cura e la presa in carico globale della persona ne lt spettro autistico e per la formazione si deve attivare un tavolo permanente di collaborazione con ii ministero dell’Istruzione, per aggiornare e adeguare, nei programmi universitari e post universitari, i contenuti formativi relativi ai disturbi dello spettro autistico in linea con l’evoluzione delle  evidenze scientifiche.
L’aggiornamento dei programmi universitari e post universitari dovrebbe essere rivolto a tutte le professioni potenzialmente implicate nella diagnosi, cura e presa in carico globale della persona nello spettro autistico.
Da prevedere anche a livello nazionale, regionale e locale, progetti formativi, anche nell’ambito Ecm, per l’aggiornamento  di tutte le figure professionali  sanitarie, sociali ed educative, con specifici percorsi di qualificazione del personale coinvolto nella diagnosi, cura e presa in carico globale della persona nello spettro autistico sugli interventi finalizzati all’implementazione delle competenze per la vita autonoma.
Attività formative anche per i familiari delle persone nello spettro autistico includendo quelle relative al ruolo del familiare come partner attivo dalla fase del percorso diagnostico a quello dell’intervento.
Formazione e/o potenziamento nel settore scolastico di attività di supporto alle scuole per garantire un efficace intervento psicoeducativo, valorizzando le professionalità degli insegnanti e degli educatori e attività rivolte alla popolazione generale per promuovere la sensibilizzazione e il rispetto della dignità e della piena inclusione delle persone nello spettro autistico, fino a iniziative formative di supporto ai progetti di inserimento lavorativo innovativi, inclusivi e individualizzati.
BOZZA ACCORDO STATO REGIONI LG ASSISTENZA AUTISMO
Poi anche interventi per coinvolgere attivamente la famiglia durante II percorso diagnostico e  nel progetto terapeutico.

Vanno anche potenziati secondo le linee di indirizzo i servizi per la diagnosi, la cura e la presa in carico globale della persona ne lt spettro autistico e per la formazione si deve attivare un tavolo permanente di collaborazione con ii ministero dell’Istruzione, per aggiornare e adeguare, nei programmi universitari e post universitari, i contenuti formativi relativi ai disturbi dello spettro autistico in linea con l’evoluzione delle  evidenze scientifiche.
L’aggiornamento dei programmi universitari e post universitari dovrebbe essere rivolto a tutte le professioni potenzialmente implicate nella diagnosi, cura e presa in carico globale della persona nello spettro autistico.

Da prevedere anche a livello nazionale, regionale e locale, progetti formativi, anche nell’ambito Ecm, per l’aggiornamento  di tutte le figure professionali  sanitarie, sociali ed educative, con specifici percorsi di qualificazione del personale coinvolto nella diagnosi, cura e presa in carico globale della persona nello spettro autistico sugli interventi finalizzati all’implementazione delle competenze per la vita autonoma.

Attività formative anche per i familiari delle persone nello spettro autistico includendo quelle relative al ruolo del familiare come partner attivo dalla fase del percorso diagnostico a quello dell’intervento.

Formazione e/o potenziamento nel settore scolastico di attività di supporto alle scuole per garantire un efficace intervento psicoeducativo, valorizzando le professionalità degli insegnanti e degli educatori e attività rivolte alla popolazione generale per promuovere la sensibilizzazione e il rispetto della dignità e della piena inclusione delle persone nello spettro autistico, fino a iniziative formative di supporto ai progetti di inserimento lavorativo innovativi, inclusivi e individualizzati.


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