In occasione della Settimana Nazionale della Dislessia 2024 che si è appena conclusa (7-13 ottobre), ecco un breve approfondimento sulla relazione tra i Disturbi dell’Apprendimento e i Disturbi di Linguaggio a cura delle colleghe Enrica Mariani e Manuela Pieretti, esperte del Gruppo di Interesse FLI sui Disturbi Specifici di Apprendimento.
Disturbi di Apprendimento e Disturbi di Linguaggio sono correlati?
Tanto i disturbi di apprendimento quanto i disturbi di linguaggio sono molto eterogenei rispetto al tipo di compromissione delle singole componenti che li caratterizzano, tuttavia sono ben riconoscibili alcuni tratti comuni che hanno portato a chiedersi se e in che termini i due disturbi siano correlati.
Non sempre un bambino con disturbo del linguaggio avrà difficoltà di apprendimento, né un bambino dislessico avrà necessariamente manifestato problemi di linguaggio in età prescolare, ma sappiamo che la presenza di difficoltà nello sviluppo linguistico rappresenta un fattore di rischio per la dislessia, e se anche altri membri della famiglia presentano disturbi dell’apprendimento, tale fragilità diventa ancor più significativa.
Nei bambini con Disturbo del Linguaggio e con Disturbo dell’Apprendimento si riscontrano spesso deficit analoghi in compiti linguistici: trovare con facilità e scioltezza la parola appropriata al contesto o ricordare i termini specifici di una materia, discriminare e confrontare le parole in base ai suoni che le compongono, manipolare le parole per organizzare la struttura della frase possono rivelarsi abilità particolarmente difficili da acquisire e padroneggiare.
È dunque piuttosto probabile che almeno in una certa quantità di casi esista una continuità tra i due disturbi, e che la presenza di un Disturbo di Linguaggio rappresenti un importante fattore di rischio per l’apprendimento.
Se questo è vero per l’apprendimento della lettura e della scrittura, così intimamente e comprensibilmente connesse al linguaggio, oggi sappiamo che anche l’apprendimento matematico è strettamente correlato alla lingua. D’altra parte i modelli di sviluppo delle abilità aritmetiche attualmente condivisi mettono chiaramente in luce quanto li linguaggio sia cruciale non solo in attività come il conteggio o la recita delle tabelline, ma anche nelle operazioni di calcolo mentale e scritto, nel comprendere e applicare le regole di costruzione del numero, nell’afferrare concetti matematici via via più complessi. È perciò prevedibile che i bambini con Disturbo di Linguaggio acquisiscano con ritardo o con difficoltà le prime abilità in questa area, continuando a manifestare diverse fragilità man mano che i compiti matematici si presentano con richieste verbali più elevate.
È quindi evidente che i bambini con difficoltà linguistiche in età prescolare dovrebbero essere attentamente monitorati per difficoltà emergenti nella lettura, nella scrittura e nella matematica.
Offrire il supporto adeguato alle persone con disturbo del linguaggio e dell’apprendimento è la chiave per promuoverne il benessere sociale e affettivo, il successo accademico e una serena vita lavorativa.