(Reuters Health) – I bambini che risultano positivi allo screening per autismo a 18 o 24 mesi di età hanno maggiori probabilità di ricevere prima la diagnosi di questa patologia e quindi, di beneficiare di interventi più efficaci nel ridurre la gravità della patologia
L’evidenza emerge da un ampio studio condotto negli USA. I ricercatori hanno esaminato i dati relativi a 36.233 bambini piccoli sottoposti a visite a 18 e 24 mesi tra il 2013 e il 2016 presso 20 cliniche gestite da Intermountain Healthcare in Utah.
Il 72,8% dei bambini dello studio sono stati sottoposti a screening per autismo attraverso la Modified Checklist for Autism in Toddlers (M-CHAT). In generale, dopo l’aggiustamento per sesso, etnia e status socioeconomico non è emersa alcuna differenza significativa tra i bambini controllati e le controparti nell’età alla diagnosi di autismo (rispettivamente 46,5 mesi vs 48,5).
Tuttavia, i bambini risultati positivi allo screening hanno ricevuto una successiva diagnosi di autismo circa un anno prima di quelli risultati negativi (rispettivamente 38,5 mesi vs. 50,6 mesi).
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