15/10/2006 - ORDINI: le Professioni Sanitarie verso la mobilitazione

Autore: Redazione

Le Professioni Sanitarie non accettano scelte penalizzanti e ulteriori passi indietro, la Federazione Logopedisti Italiani rilancia con il Governo il confronto immediato.

rinascita Si è tenuta a Roma lo scorso 7 Ottobre la Segreteria Nazionale della Federazione Logopedisti Italiani, i lavori si sono concentrati sull'analisi della vicenda della Legge 43/06 e per gli aspetti riconducibili alla riforma del sistema Ordinistico annunciato dal Governo. Si è ribadito il carattere penalizzante della scelta governativa che rinvia di un anno la delega per istituire gli Ordini e Albi delle Professioni Sanitarie poichè è in atto una politica di "liberalizzazione" che prevede la concorrenza nell'ambito dei servizi professionali e la riforma degli attuali Ordini. La Federazione Logopedisti Italiani respinge questa logica che non tiene conto di professioni, come quelle sanitarie, che lavorano per quello che il cittadino ci affida quotidianamente e che possiede di più prezioso: la sua Salute. Per questo motivo, per la tutela della qualità. per l'appropriatezza delle cure, per l'accreditamento del professionista richiede al Governo la ripresa di un confronto immediato su questi temi. La F.L.I. rispetto alla manifestazione del 12 ottobre, indetta dal Comitato Unitario delle Professioni, definita dagli stessi organizzatori una manifestazione di "proposta" nei confronti del governo ha partecipato come  osservatore. Alla base dell'iniziativa promossa dal Comitato Unitario Professioni, organismo che, lo ricordiamo, ammette al proprio interno solo le professioni attualmente regolamentate tramite ordini, una richiesta di riforma basata "…sui principi della competitività, della qualità delle prestazioni e della netta distinzione tra professioni regolamentate e professioni emergenti…".  Con tali premesse, è  difficile capire come si intendano classificare i professionisti della Salute che, come, i Logopedisti italiani, non sono attualmente regolamentati tramite ordine e che attendevano dall'applicazione della legge 43 un segnale di risposta che non è invece giunto da parte dell’attuale Governo. In attesa che tale nodo centrale venga definitivamente sciolto e che i collegamenti in atto da mesi con il CUP possano concretizzarsi in una forma di più attiva partecipazione della nostra professione ai lavori di questo importante organismo, la Federazione Logopedisti Italiani non ha ritenuto di aderire ufficialmente alla manifestazione. Intanto nella giornata del 9 ottobre si è tenuto a Bologna, su proposta della nostra Federazione, un incontro delle professioni sanitarie dell'area della riabilitazione e di alcune professioni dell'area tecnico-sanitaria nel corso del quale si è deciso di cadenzare una serie di iniziative che dovranno portare entro il mese di dicembre all'organizzazione di una manifestazione nazionale per la richiesta di attuazione dei principi contenuti nella legge 43 approvata dal parlamento nello scorso mese di febbraio. In particolare il tavolo ha deciso di avanzare una proposta di incontro agli organismi rappresentativi dei cittadini e di verificare la disponibilità delle organizzazioni sindacali ad appoggiare incondizionatamente le richieste di attuazione complessiva della legge 43. In attesa di tali sviluppi l'ufficio di presidenza della Federazione continua l'attività di incontri politici a tutti i livelli e l'opera di sensibilizzazione verso gli esponenti del governo sui principali temi di politica delle Professioni: Ordini, ECM, Università. L’incontro più atteso è quello con il Ministro di Grazia e Giustizia On. Mastella che darà il via alle audizioni dopo la presentazione della Proposta di riforma delle Professioni e degli Ordini.

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