20/09/2012 - Alzheimer/ “E’ la nuova pandemia”. Dalla Svezia la terapia della bambola

Autore: Redazione

 

Il 21 settembre 2012
si celebra la XIX Giornata Mondiale dell’Alzheimer. A Varese un convegno di
approfondimento sulle terapie non farmacologiche per i pazienti e le attività a
supporto delle famiglie. Interverrà la terapeuta svedese Britt-Marie Egedius-Jakobsson,
ideatrice della “Doll Therapy” o “Terapia della bambola”

Mercoledì, 19 settembre 2012 – 08:42:00

Sono oltre 36 milioni
gli ammalati di Alzheimer edi altre demenze nel mondo. Più di un milione in
Italia.
Un numero destinato a crescere. Per questo l’Organizzazione Mondiale della
Sanità considera le demenze una “priorità mondiale di salute pubblica” e
consiglia ai Paesi di pianificare e implementare dei Piani nazionali ufficiali.
Queste malattie sono destinate ad esplodere in questo secolo: la nostra
aspettativa di vita è molto più lunga rispetto al passato. Si pensi che il
rischio di demenza è già di 1 a 8 per gli over 65 e di1 a 2,5 per gli over 85.

“La definirei una
vera e propria pandemia”, spiega ad Affaritaliani.it Paola
Chiambretto, Neuropsicologa Responsabile Nucleo Alzheimer Villaggio Amico di
Gerenzano (Varese), in occasione della XIX Giornata Mondiale dell’Alzheimer che
ricorre il 21 settembre
. Un’occasione per fare il punto sulla demenza in
Italia. “L’obiettivo principale al momento non è la guarigione degli ammalati,
perché la scoperta di una cura risolutiva non è stata ancora fatta e non è
possibile fare previsioni. Sono però state messe in campo molte energie e sotto
diversi aspetti: dagli studi per una diagnosi precoce alle analisi
genetiche”.

I farmaci attualmente
più usati sono “gli inibitori di
acetilcolinesterasi,
che stanno dando dei discreti risultati nel rallentare l’evoluzione della
malattia”, spiega Chiambretto.
Pur variando in modo soggettivo, dopo i
70 anni la malattia degenera nell’arco di 5-10 anni, dalla comparsa dei primi
sintomi alla non autosufficienza del malato. Nelle forme più giovanili, che
colpiscono a partire dai 50-55 anni, ma in alcuni casi anche dai 45 anni,
l’evoluzione è molto più rapida: in media 5 anni perché il paziente diventi
totalmente dipendente dal caregiver.

L’aspetto più
innovativo nella cura dell’Alzheimer riguarda le terapie non farmacologiche per
il trattamento dei pazienti:
dalla “Terapia di stimolazione
cognitiva” alla “Terapia della bambola”. “La prima consiste nella pratica
di attività al computer oppure con carta e penna per stimolare la mente del
paziente e migliorare le sue capacità di ricordare o di parlare – prosegue Chiambretto
-. La Terapia della Bambola, invece, è in arrivo dalla Svezia e in Italia la
stiamo sperimentando in pochissimi centri, tra cui Varese e Bergamo. Grazie ad
una bambola appositamente costruita, il paziente viene aiutato a ritrovare le
sue capacità di accudimento, a migliorare le relazioni con gli altri e viene
rassicurato anche in momenti difficili come la notte”.

Contenere lo stress di
chi assiste gli ammalati è l’altra sfida aperta:
“Le famiglie
vengono investite da un carico pesantissimo quando si trovano a dover gestire
un coniuge o un genitore affetto da Alzheimer e molto spesso sono sole e con
poche informazioni. Per questo qui a Varese abbiamo aperto un centro Aima,
ovvero uno sportello di accompagnamento per le famiglie”.

Il morbo di Alzhemeir
è sempre più diffuso visto anche l’allungamento medio della vita.
Tra i 65 e i 70 anni
ha un’incidenza dell’1-2%, mentre sopra gli 85 anni si sale al 25-30%”.

IL PROGRAMMA
DELL’EVENTO

L’Associazione Varese Alzheimer el’AIMA Gerenzano
(Associazione Italiana Malattia di Alzheimer), in collaborazione con il Centro
Polifunzionale Villaggio Amico di Gerenzano, organizzano per il 21 settembre il
convegno “Insieme per curare: percorsi terapeutici per il paziente Alzheimer e
per il suo familiare”. Un’intera mattina (dalle 9 alle 13) dedicata alla
sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle fragilità e l’isolamento dei
pazienti e delle loro famiglie.

Interverranno:

· Prof. Aldo Bono – PresidenteVarese Alzheimer/AIMA
Varese;

· Dott.ssa Paola Chiambretto –Neuropsicologa
Responsabile Nucleo Alzheimer Villaggio Amico di Gerenzano;

· Britt-Marie Egedius-Jakobsson, ideatrice della Doll
Therapy/Terapiadella bambola;

· Dott. Ivo Cilesi – ResponsabileServizio di
Riabilitazione Cognitiva e terapie non farmacologiche presso laFondazione Santa
Maria Ausiliatrice di Bergamo – Responsabile e Supervisionedella
Sperimentazione italiana della Doll Therapy/Terapia della Bambola;

· Dott.ssa Manuela Galante –Psicologa Fondazione
Maugeri di Milano;

· Dott.ssa Serena Passoni – Centrodi Neuropsicologia
Cognitiva Dipartimento Neuroscienza A.O. Niguarda Cà Grandadi Milano;

· Dott.ssa Anna Maria Melloni –Direttrice Centro
Maderna di Verbania.

21 settembre2012 – ore 9.00 presso il Centro
Polifunzionale Villaggio Amico

Via Stazione, 5 Gerenzano (VA)

Informazioni e adesioni: 02 9648 9496 – info@villaggioamico.it

 

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