12/09/2014 - Sostegno, una legge per rendere la scuola inclusiva

Autore: Redazione

TMB017Sostegno, una legge per rendere la scuola inclusiva

Proposta presentata a Orvieto alla festa Pd ‘saperi 2.0′

(DIRE – Notiziario Sanità) Roma, 10 set. – “Formazione, distinzione di carriera, continuità curricolare e specializzazione rispetto agli interventi. Sono questi i punti fondamentali contenuti nella proposta di legge sul sostegno presentata durante l’incontro ‘Scuola che include’ organizzato dal Pd ad Orvieto nell’ambito della festa ‘Saperi 2.0′.

FARAONE (PD): SPECIALIZZAZIONE SULLE SINGOLE DISABILITA’ – “Si tratta di cambiare un sistema, quello degli insegnanti di sostegno, che non funziona in questo Paese primo perché non c’è una vera e propria specializzazione sulle singole disabilità. Bisogna evitare il fenomeno degli insegnanti che cambiano ogni anno, se non ogni mese, e in più chi decide di fare l’insegnante di sostegno decide di fare l’insegnante di sostengo su binari separati da quelli degli insegnanti ordinari”, ha sottolineato Davide Faraone ai microfoni della Dire.

Partendo dall’assunto che “la scuola deve mantenere l’anima pedagogica e non deve diventare una scuola sanitaria”, ha sottolineato lo psicoterapeuta Federico Bianchi di Castelbianco che ha coordinato l’incontro, la legge sul sostegno “ha l’obiettivo di rendere la scuola italiana un luogo di inclusione”. FOSSATI (PD): TEMPI BREVI E RISORSE PER IL SOSTEGNO – “Se la legge è bella come dicono tutti i tempi devono essere rapidi. E poi c’è un problema di risorse che vanno trovate perché stabilizzare l’insegnante sostegno, costruirgli una specializzazione e dare alla scuole la certezza che il lavoro sui ragazzi è costante e dura nel tempo, sono obiettivi che hanno bisogno di un investimento. Io conto che il governo riesca a garantire un po’ di risorse per questo grande obiettivo civile”. Così Filippo Fossati, deputato della commissione affari sociali e primo firmatario della legge. “Faccio parte di una squadra- ha aggiunto durante il dibattito- che ha costruito questo tipo di impresa. Non è una legge giocata in difesa ma ha l’ambizione di rilanciare”.

FALABELLA (FISH): LEGGE SOSTEGNO INNOVATIVA – “Questa proposta di legge e innovativa perché c’è stata una condivisione lunga e articolata- ha aggiunto Vincenzo Falabella, presidente Fiah (Federazione italiana superamento handicap)- si parla di inclusione e non di integrazione perché inclusione é un concetto più ampio”.

BODA (MIUR): LO STUDENTE È AL CENTRO DEL MODELLO DI INCLUSIONE – “Vorrei ricordare la rivoluzione copernicana che le associazioni di categoria hanno ocompiuto anche dentro al Miur dove il problema sostegno era solo della direzione del personale, adesso invece é lo studente al centro, l’inclusione deve essere intesa come sostegno alla classe”, ha aggiunto Giovanna Boda, direttore generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione del Miur.

Per raggiungere un modello di inclusione migliore, ha proseguito Boda, è necessario “semplificare le diagnosi ed avere sempre gli stessi criteri, migliorare il rapporto con le famiglie, fare formazione obbligatoria in servizio per tutti gli insegnanti ma anche per i dirigenti scolastici e il personale Ata. Dobbiamo dare risposte agli utenti ed essere sul territorio- conclude- perché lavorare nella pubblica amministrazione significa lavorare per gli altri”.

PASCHETTA (FAND): QUALITÀ DELL’INCLUSIONE NEL SISTEMA DI VALUTAZIONE – “Chiediamo che la qualità dell’inclusione rientri nel sistema di valutazione della scuola. L’inclusione non si migliora aumentando le ore di sostegno ma facendo sì che la scuola diventi un contesto veramente inclusivo”, ha sottolineato, chiudendo l’incontro di Orvieto, Luciano Paschetta della Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità. “Inoltre- conclude- abbiamo perso la specificità ed è necessario tornarci perché le varie disabilità possono essere affrontate solo con competenze specifiche”.

Fonte: DIRE.IT newsletter

 

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