Dubbi e incognite sul provvedimento d'urgenza DDL Competitività 11 Marzo 2005 per i Professionisti della Salute regolamentati e non da Ordine o Albo
L'approvazione del DDL sulla competitività avvenuta da Consiglio dei Ministri lo scorso 11 Marzo, rischia di rimanere un'ulteriore proposta senza esito per le Professioni in attesa di regolamentazione. Infatti i quattro commi che intervengono sulle Professioni da disciplinare, sarebbero subordinati ai requisiti di una Legge indeterminata. Nonostante si tratti di un provvedimento d'urgenza in direzione delle professioni non disciplinate dall'art. 2229 del Codice Civile "attvità regolamentate , tipiche", in questo provvedimento non vengono individuate nè l'autorità cui spetta il riconoscimento, nè le finalità, nè tantomeno si individuano le condizioni per cui si rinvia alla Legge. Da segnalare il comma relativo agli Ordini che, fa salvi quelli esistenti e ne prevede l'istituzione di nuovi per le attività costituzionalmente rilevanti che rischiano danni sociali conseguenti a prestazioni non adeguate. Di rilievo è anche il comma che prevede l'obbligo di iscrizione all'Albo per chi esercita, come dipendente, un'attività per cui è richiesta l'abilitazione professionale. La norma fissa un principio importante per le Professioni Sanitarie, la Corte di Cassazione infatti (sezione VI penale, n. 28306/03) non aveva ritenuto condizione vincolante l'iscrizione all'Albo per gli Infermieri che, ottenuta l'abilitazione, operavano all'interno del, SSN. L'iter parlamentare di tale provvedimento sarà soggetto ad ulteriori modifiche per delineare le intenzioni del Governo e delle Camere in materia di Professioni, vedremo se finalmente la direzione andrà verso la tutela dei Professionisti ma, soprattutto, dei cittadini e la tutela della salute contro l'abusivismo professionale.
29/03/2005 - DDL Competitività norme per Ordini e Albi
Autore: Redazione