Dalla privacy alla tutela del rapporto con i genitori e amici in caso di ricovero ospedaliero, alle ‘cure su misura’ in reparti pediatrici separati da quelli degli adulti; dagli spazi per gioco e riposo, alla lettura in ospedale per i piccoli pazienti, al diritto al consenso informato da non eludere a causa dell’età. Senza trascurare le esigenze specifiche dei bambini stranieri, fra cui l’assistenza di mediatori sanitari. Sono alcuni dei diritti irrinunciabili per tutti i piccoli degenti previsti nei 22 articoli del Codice del diritto del minore alla salute e ai servizi sanitari, presentato a Roma in un incontro al ministero della Salute. Il codice è frutto del lavoro di un gruppo multidisciplinare costituito nel 2008 e coordinato dell’Istituto nazionale per i diritti dei minori (Indimi), di cui fanno parte anche Acp, Sip, Sima, Sisip, Unicef Italia, gli Ospedali Pediatrici G. Gaslini, Burlo Garofalo, Meyer e Bambino Gesù, le associazioni Each e Hphca, Federsanità Anci e altri. Il Presidente Acp, Paolo Siani, direttore della Pediatria all’ospedale Santobono Napoli, riferisce che il documento è un passo avanti per il nostro Paese, perché definisce i diritti irrinunciabili di salute per tutti i piccoli degenti e mette insieme per la prima volta in un documento condiviso la duplice esigenza di disporre di un’assistenza tecnologicamente avanzata in tutti i presìdi dedicati all’infanzia, ospedali e territorio, al pari di una concreta umanizzazione e dell’ascolto necessario al paziente e ai familiari. Ora il testo dovrà essere recepito in tutto il territorio del nostro Paese e i direttori generali” delle strutture sanitarie “dovranno tradurre in atti concreti le indicazioni contenute nel Codice.
Testo de Codice