Il Sottosegretario Fazio illustra il nuovo bando per la ricerca in Sanità, a disposizione 100 milioni per i progetti migliori.
Il Ministero del Welfare è pronto per lanciare un bando unico per le strutture del Servizio Sanitario Nazionale. La novità sarà nell’estensione del bando a tutte le strutture sanitarie senza dover possedere i requisiti di Istituti di Ricerca a Carattere Scientifico IRCS, alle quali erano riservati per ora i fondi. Per il futuro potranno parteciparvi le strutture del Servizio Sanitario Nazionale,Ospedali pubblici e privati accreditati. Grande importanza viene data al sistema di valutazione che utilizzerà i criteri “peer review” valutazione tra pari, che punta ad una selezione anonima e indipendente sul mercato scientifico del progetto. Il Sottosegretario Fazio dichiara che saranno affidati al prestigioso “Nazional Institute of health” che ogni anno gestisce e finanzia progetti di ricerca negli Stati Uniti, i criteri di selezione la selezione dei progetti che arriveranno al Ministero. Il nodo della ricerca scientifica in Italia è fonte di accese discussioni per la richiesta di potenziamento da parte dello Stato da una parte, ma anche per la definizione dei criteri con i quali sono stati destinati i fondi finora limitatamente agli Istituti con la qualifica di IRCSS ognuno con una diversa velocità collegata spesso a risultati alquanto deludenti in quantità e qualità. Oltre al fatto che pochi fanno vera e propria innovazione producendo Linee Guida originali, protocolli terapeutici, trias clinici ben sviluppati, si riscontra anche la difficoltà di tradurre nella pratica clinica, i risultati della ricerca stessa. I temi dei nuovi bandi potrebbero prevedere contenuti specifici, ma anche rappresentare un’occasione per tutte le strutture coinvolte, per una ricognizione sullo stato dell’arte della ricerca in Italia. Parte della quota sarà vincolata ai ricercatori under 40, cercando di finanziare solo chi fa la miglior ricerca, compresa quella degli ospedali. In questa operazione, saranno coinvolte anche l Regioni per verificare un possibile co-finanziamento della ricerca nelle strutture sanitarie pubbliche. Questo nuovo scenario per la ricerca in Sanità, aprirà una prospettiva importante se verrà accompagnata da un sistema di valutazione dei progetti condotta secondo regole internazionali che vanno dalla peer-review attraverso le study-session. Quello che ancora manca nell’intero progetto, è l’adeguamento di un fondo monetario dignitoso, che permetta di allinearci con le reali esigenze della nostra realtà sanitaria, per migliorarne l’efficienza e la pratica clinica