28/09/2006 - Sollecito al Ministro Turco in tema di ECM: in ritardo il nuovo piano nazionale

Autore: Redazione

Le Professioni della Salute restano in attesa del nuovo Piano Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina. Sollecito delle Professioni dell'Area della Riabilitazione.

movimentoLa sconcertante vicenda sull'iter della Legge 43/06 sugli Ordini prorogata di altri 12 mesi, si arricchisce di ulteriori preoccupazioni in tema di politica delle Professioni Sanitarie. Infatti, non abbiamo ancora notizie di quello che dovrà essere il nuovo Piano Nazionale sulla Formazione Continua che doveva essere predisposto entro il 30 Settembre 2006. Considerata l'importanza strategica della Formazione per il Sistema Salute in temini di appropriatezza laddove si fanno le cure, considerato che, per ogni Professionista la formazione continua è un diritto/dovere da sempre presente nei nostri Codici Deontologici. Con tale documento, riteniamo sottolineare il nostro impegno a tutela della qualità. dell'appropriatezza, della salute dei cittadini contro ogni forma di abusivismo e mal pratica. Avremo preferito farlo con gli Ordini, negati ancora una volta alle nostre Professioni di pubblica utilità nei confronti del diritto alla salute. Con questa nota vogliamo esprimere la nostra preoccupazione e rilanciare la nostra disponibilità ad un confronto con gli organismi preposti.

Segue nota congiunta Professioni Area della Riabilitazione 

Ill.mo Ministro della Salute Presidente Commissione Nazionale Ecm

On. Livia Turco

e p.c. Dott. Claudio Mastrocola Vicepresidente Commissione Nazionale Ecm 

Dott.ssa Maria Linetti Segreteria ECM 

LORO SEDI  

 

Prot. n° 1039/06 ECM                            Roma, 27 settembre 2006 

Illustre Presidente, 

con il DL 229 del 1999 lo Stato Italiano ha stabilito che la partecipazione alle attività di Formazione continua dei Professionisti della Salute costituisce requisito indispensabile per svolgere attività professionale, in qualità di dipendente o libero professionista. 

La Formazione continua è, dunque, un “presupposto essenziale all’esercizio professionale”, ed in quanto tale richiede regole e garanzie uniformi su tutto il territorio nazionale, regole e garanzie che sempre di più saranno comuni a tutti i Paesi dell’Unione Europea. 

Lo stesso Piano Sanitario Nazionale 2006/2008 sottolinea che: “L’istituzione dell’ECM ha rappresentato una scelta finalizzata soprattutto al miglioramento dell’assistenza sanitaria e della qualità delle prestazioni erogate ai cittadini”.  

Questa è la convinzione anche di tutti i rappresentanti delle professioni sanitarie dell’Area della riabilitazione. Infatti, pur tra luci ed ombre, questa esperienza rappresenta un patrimonio significativo che qualifica la realtà sanitaria italiana. 

Oggi la fase sperimentale del Progetto Ecm si avvia a conclusione (prevista per il 31 dicembre 2006) e, purtroppo, non si è ancora provveduto a normare il suo proseguimento. Per questo sottoponiamo alla Sua attenzione l’argomento e  

rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare ad una iniziativa che qualifica eticamente e responsabilmente il compito di ciascuno di noi. 

Cordiali saluti. 

Dott. Claudio Ciavatta

Membro Commissione nazionale formazione continua Professioni Area della riabilitazione

 

AIFI – Associazione Italiana Fisioterapisti

AIORAO – Associazione Italiana Ortottisti Assistenti in Oftalmologia

AIP – Associazione Italiana Podologi

AITO – Associazione Italiana Terapisti Occupazionali

AITNE – Associazione Italiana Terapisti della Neuropsicomotricità Età Evolutiva

AITRPP – Associazione Italiana Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica

ANEP – Associazione Nazionale Educatori Professionali

FLI – Federazione Logopedisti Italiani

ANUPI – Associazione Nazionale Unitaria Psicomotricisti Italiana

 

 

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